Taormina Jazz Festival 2023

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L’edizione di quest’anno si svolgerà presso il Parco Trevelyan (Villa Comunale) di Taormina con inizio concerti alle ore 21:30. Ingresso libero.

26 luglio – Hermon Mehari Quintet

Hermon Mehari è un trombettista di grande talento che ha lasciato Kansas City per fare di Parigi la sua nuova casa musicale qualche anno fa. Il successo del suo primo album, “Blue”, e la sua crescente reputazione musicale lo hanno reso ricercato come sideman e collaboratore da molti artisti di livello internazionale; dopo “Blue” ha pubblicato altri tre album: A Charge For The Dreamlike nel 2020, “Conversation #1 Condensed” e “Art Fiction” nel 2021, “Asmara” nel 2022.

Peter Schlamb, vibrafonista e pianista con sede a Kansas City, MO, è un musicista versatile e ricercato che mantiene un fitto programma di esibizioni a livello locale, nazionale e internazionale. Ha trascorso diversi anni a New York City, dove ha frequentato e si è laureato alla New School University con una laurea in Jazz Performance. È un membro attivo di diversi ensemble tra cui Lost Wax, Blues People di Logan Richardson e All Night Trio, oltre a guidare una varietà dei suoi gruppi tra cui Electric Tinks.

Zac Morrow dopo aver studiato batteria per 15 anni, è già ben radicato nella scena musicale di St. Louis, esibendosi nella banda jazz e nelle bande musicali della University City High School, la Sean Holland Band, Jazz in Outer Space e nella sua chiesa locale. Studente d’onore dalla prima media, Zachary ha ricevuto numerosi premi, tra cui un premio Outstanding Musicianship dal Greater St. Louis Jazz Festival (2011) e dall’Università del Missouri – Kansas City (2010-2012). Più recentemente, è stato selezionato come batterista per la band jazz d’onore della All-Suburban High School 2012, Dichiara che “lavorare con le grandi leggende del jazz Cyrus Chestnut, Peter Martin e Tim Warfield. Per non parlare della possibilità di suonare con altri musicisti che condividono la mia stessa passione per la musica e l’opportunità di esprimermi attraverso la mia musica”. Elenca Art Blakey, Buddy Rich, Dennis Chambers e Dave Weckl tra le sue numerose influenze musicali.

Alessandro Lanzoni – L’assegnazione del “Top Jazz 2013” come miglior nuovo talento dell’anno, attribuito dai più qualificati giornalisti italiani per la rivista Musica Jazz , colloca ormai a pieno titolo Alessandro Lanzoni fra gli artisti di maggiore personalità del jazz italiano. Si è affermato molto presto anche in veste di leader, e può già vantare una significativa esperienza internazionale in Europa, America Latina, Israele e Stati Uniti.Il nuovo album in trio “Dark Flavour”, recentemente pubblicato dalla Cam Jazz, è stato accolto dalla critica come testimonianza di una crescita artistica che rende ormai del tutto fuori luogo quell’etichetta di “enfant prodige” che ha contrassegnato gli esordi di una carriera iniziata a soli 14 anni con l’affermazione al Premio Massimo Urbani (2006) e proseguita col Primo Premio al “Luca Flores” di Firenze (2008), fino all’assegnazione del premio “Best Young Soloist” al prestigioso concorso “Martial Solal” di Parigi (2010). La sua formazione di musicista è frutto di un percorso intenso culminato col Diploma di Pianoforte conseguito nel 2012 col massimo dei voti, Lode e Menzione d’onore presso il Conservatorio Cherubini di Firenze e nella Laurea Specialistica in Composizione e Arrangiamento Jazz conseguita nel 2015 al Conservatorio di Firenze con 110/110 e Lode Accademica. Molti giornali (Corriere della Sera , La Repubblica, Il Tirreno, Il Resto del Carlino, La Nazione, L’Unità, l’Espresso, ecc.) gli hanno dedicato diversi articoli e le maggiori riviste specializzate (Jazzit, Musica Jazz, Jazz Magazine, la statunitense Jazz Times, la francese Jazz Hot e la tedesca Neuen Musik Zeitung) hanno recensito i suoi lavori discografici.  Il mensile “Jazz Magazine” gli ha riservato la copertina e una lunga intervista.

Luca Fattorini ha iniziato lo studio del contrabbasso a 13 anni avendo come maestri Larry Grenadier e Furio Di Castri, ha suonato e registrato con molti grandi musicisti tra cui Gregory Hutchinson, Bill Smith, Daniele Tittarelli, Roberto Gatto, Rick Margitza, Pietro Lussu, David Kikosky, Alice Ricciardi, Maurizio Giammarco, Sheila Jordan, Rosario Giuliani, Enrico Pieranunzi, Gary Thomas, Fabrizio Sferra, Nir Felder, Logan Richardson, George Garzone, Alison Crocket. Ha partecipato a numerosi festival italiani e internazionali come: Umbria Jazz, Roma Jazz Festival, Taormina Jazz, Atina Jazz, Casa del Jazz, Peperoncino Jazz, Blue Note (Tokyo), Ronnie Scott (Londra), Worm Jazz & Joy Festival (Germania ), Italian Jazz Days (New York City).

31 luglio – David Kikoski Trio

David Kikoski al pianoforte, già ospite del nostro festival nel 2012. Un curriculum di primo piano accompagna David Kikoski, classe 1961, il quale ha dato vita durante la sua enorme e fastosa carriera a formazioni di tutti i tipi, dalle big band al trio, formazione che esprime al massimo le potenzialità di un musicista, proprio perché minimale. Dotato di tecnica impressionante maturata attraverso una vita interamente dedicata alla musica ed al jazz, riesce ad esprimere chiaramente il suo stile personale, fatto di poliritmie che incrociano audaci melodie, tutto costruito su un vasto tappeto armonico; questo musicista è davvero in grado di interpretare la naturale evoluzione del ruolo del suo strumento nel mondo del jazz. E’ particolarmente apprezzato dai critici per le sue performances dal vivo in quanto riesce a coinvolgere il pubblico grazie ad una intensa forza espressiva che lo caratterizza musicalmente. 25 album pubblicati dal 1989 al 2022, vanta collaborazioni con John Scofield, David Holland, Chick Corea, Pat Metheny, Kenny Garrett e tanti altri.

Gerald Cannon, da molti critici definito come l’erede di Ron Carter, Cannon si è trasferito a New York City all’età di 28 anni e ha iniziato a suonare al Blue Note Jazz Club con i musicisti Winard, Philip Harper e Justin Robinson. Da lì, è passato a concerti con i Jazz Messengers di Art Blakey, Dexter Gordon, Cedar Walton Trio con Billy Higgins, Jimmy Smith, Jimmy Scott, James Williams, Hamiett Bluiett, Ed Thigpen, Frank Foster, John Bunch, Eddie Harris, Stanley Turrentine e Bunky verde. l trombettista Roy Hargrove dopo aver assistito ad un concerto di Cannon, lo ha subito ingaggiato e per i successivi sette anni, Cannon si è esibito come membro della band di Hargrove nei principali festival jazz di tutto il mondo, tra cui il North Sea Jazz Festival, il Cape Town Jazz Festival, il Montreux Jazz Festival, l’Umbria Jazz Festival a Perugia e il Montreal Jazz Festival. Ha poi girato il modo al fianco di Elvin Jones, Wynton, Brandford Marsalis, McCoy Tyner e Joe Lovano, è presente in 40 album pubblicati tra il 1965 e il 2021.

Elio Coppola, Classe 1985. Napoletano doc, il trentaseienne Elio Coppola si sta facendo prepotentemente strada nel panorama italiano ed internazionale della musica Jazz e non solo. Comincia gli studi col maestro Stefano Tatafiore e si perfeziona negli Stati Uniti col grande batterista Kenny Washington. I suoi “ritmi” hanno accompagnato alcuni tra i migliori musicisti al mondo tra cui Benny Golson. Joey De Francesco, Peter Bernstein, Dave Kikoski, Jerry Weldon, Gerald Cannon, George Cables, Dado Moroni, Ronnie Cuber, Enrico Rava solo per citarne alcuni. Apprezzatissimo dai suoi colleghi, è importante ricordare l’amicizia e la stima reciproca che lo lega al grande maestro Tullio De Piscopo che lo ha invitato recentemente al teatro Mercadante di Napoli per aprire un suo concerto. In carriera si é esibito in alcuni tra i più prestigiosi jazz club e jazz festival al mondo.

1 agosto – Alessandro Presti Quintet

Alessandro Presti, trombettista e contrabbassista, vincitore del “Top Jazz 2022” nella categoria “Nuovo Talento Italiano” è un artista di ampio respiro che scrive brani ariosi e avvincenti. L’amore per la tromba ha avuto inizio fin dalla più tenera età, grazie al padre, musicista e direttore d’orchestra. Nel 2007 si diploma al Conservatorio “Arcangelo Corelli” di Messina, in tromba. Quindi, persegue gli studi in Jazz partecipando ai seminari estivi di “Siena in Jazz” con maestri di alto calibro, quali Marco Tamburini e Claudio Corvini. Il percorso musicale di Alessandro Presti è un susseguirsi di vittorie e riconoscimenti al talento. Vince, infatti, il “Premio Chicco Bettinardi” con il suo gruppo Line Out. Segue, nel 2014 il secondo posto al Massimo Urbani, durante il quale vince anche il premio della critica e quello del pubblico. Contemporaneamente entra a far parte del quartetto italiano di Eddie Gomez, contrabbassista made in USA. Quindi, diventa membro del quartetto di Roberto Gatto e, poi, del nonetto di Francesco Cafiso.

Daniele Tittarelli al sax, anche lui già presente al Taormina Jazz festival nel 2010 e nel 2016, lo vediamo tutti venerdì nella trasmissione televisiva “Propaganda Live” su La7, Si perfeziona frequentando i seminari di San Nistico, Umbria Jazz Berklee College, Nicola Stilo, Dave Liebman, Gary Burton. partecipando alle Clinics di Umbria Jazz e seguendo i concerti di Massimo Urbani e Miles Davis. Jungle Trane segna il suo esordio discografico e porta il quartetto in numerosi festival come Padova, Roccella Jonica e Brianza Open Jazz Festival. Pubblicato nel 2002 dalla Wide Sound, il disco viene riconosciuto dalla critica come un “lavoro di composizione estremamente raffinato” e vanta le note di copertina del batterista Roberto Gatto, con il quale ha inizio una lunga serie di collaborazioni. Una di queste, nel 2005, lo vede rappresentare il jazz italiano al Festival di New York con la formazione Gatto 5et, insieme a Claudio Filippini, Ares Tavolazzie Roberto Rossi. Con Rava e la Parco della Musica Jazz Lab PMJL porta avanti dal 2010, su disco e in numerosi festival internazionali i progetti Gershwin & more, Enrico Rava Song Book, Lester! (sulle musiche di Lester Bowie) e Rava on the Dance Floor (sulle musiche di Michael Jackson). È fin dall’inizio considerato per lo spiccato senso della forma e la grande capacità di concentrazione e lucidità musicale. La sua musica si è aperta a numerose contaminazioni, dal funk alle successive ricerche nel campo dell’elettronica.

Alessandro Lanzoni al pianoforte, di lui abbiamo ampiamente detto essendo presente anche nel concerto inaugurale di Harmon Mahari Quintet del 26 luglio..

Gabriele Evangelista si è diplomato in contrabbasso nel 2006 con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore ministeriale presso l’Istituto Musicale “P.Mascagni” di Livorno. Fra il 2008 e il 2010, durante il corso di alto perfezionamento In.Ja.M. di Siena Jazz, ha seguito le lezioni di Rufus Reid, Paolino Dalla Porta, Riccardo del Fra, Furio Di Castri, Eddie Gomez, Enrico Rava, Jeff Ballard e molti altri. Fra i riconoscimenti ottenuti nei concorsi jazz cui ha partecipato, si possono ricordare il primo posto nel concorso internazionale jazz di Moncalieri (2005), il primo premio dell’Elba Jazz (2008). Dal 2010 Gabriele è il contrabbassista di Enrico Rava con il quale ha realizzato tre dischi con la prestigiosa etichetta ECM. Ha partecipato alle trasmissioni televisive “Sostiene Bollani”, “L’importante è avere un piano” e “Via dei Matti numero 0”. Ha suonato nei più importanti festival e jazz club italiani ed europei, negli Stati Uniti, in Canada, in Marocco, Tunisia, Israele, India, Cina, Etiopia, Thailandia, Singapore, Indonesia, Iran e Argentina. Dall’anno scolastico 2017/2018 insegna contrabbasso e musica d’insieme nel Corso triennale di Diploma accademico “SJU – Siena Jazz Unversity” presso Siena Jazz – Accademia Nazionale del Jazz.

Enrico Morello, romano doc, è il batterista del quintetto, inizia a studiare batteria a 9 anni, La sua formazione segue un lungo percorso che inizia ufficialmente nella Scuola Popolare di Musica di Testaccio in Roma e culmina nel biennio di alto perfezionamento In.Ja.M – International Jazz Master Program “Master Of Higher Education In Jazz Improvisation Tecniques”  di Siena, all’interno del quale ottiene pieni riconoscimenti ed una borsa di studio completa per l’intera durata del corso. Dal 2014 è un elemento fondante del quartetto di Enrico Rava, sodalizio che va avanti fino ad oggi. Sempre nel 2014 ricopre il ruolo di solista nella rappresentazione della “Rhapsody in Blue” di George Gershwin diretta dal maestro Xu Zhong, presso il Grand Theatre di Shanghai. Il 19 Marzo 2021 esce il suo primo lavoro in veste di compositore e band leader dal titolo Cyclic Signs, per l’etichetta “Auand Records”. Questa formazione vede coinvolti alcuni fra i più creativi ed apprezzati musicisti di jazz in Italia: Francesco Lento alla tromba, Daniele Tittarelli al sassofono e Matteo Bortone al contrabbasso.
Attualmente è docente di strumento e musica d’insieme presso l’Accademia Nazionale del Jazz-Siena Jazz University.

Gallerie fotografiche

26 Luglio – Inaugurazione – fotografie di Giulio Greco

26 Luglio – Hermon Mehari Quintet – fotografie di Giancarlo Ferlito

31 Luglio – David Kikoski Trio – fotografie di Giulio Greco

31 Luglio – David Kikoski Trio – fotografie di Giancarlo Ferlito

1 Agosto – Alessandro Presti Quintet – fotografie di Giulio Greco

2 Agosto – Closing Party – fotografie di Giulio Greco